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Uganda
L'Uganda è una nazione dell'Africa Orientale con una popolazione di circa 28 milioni di abitanti. Indipendente dall'Impero Britannico 1962, è ora una Repubblica Democratica con sistema politico non partitico. Il reddito pro capite annuale per il 2008 è stato stimato in $ 1.203,00, ponendolo nella 160 posizione su di una classifica di 181 paesi, dunque tra i paesi con più basso reddito pro capite. A livello di sviluppo umano è invece alla posizione 157 su 182.

Il caffè in Uganda

L'esportazione di caffè rappresenta una importante voce per l'economia del paese, rappresentando circa un 27% delle esportazioni totali, ed anche a livello internazionale, l'Uganda riveste un'importante posizione tra i paesi esportatori di caffè, con circa tre milioni di sacchi esportati. Per capirne l'importanza economica, basti considerare che in Uganda sono circa 2.800.000 le persone che basano la propria sussistenza sulla coltivazione e lavorazione del caffè, con circa 500.000 famiglie di micro produttori. La quasi totalità della produzione viene esportata, poiché gli Ugandesi bevono principalmente tè.

La principale varietà di caffè coltivata è il coffea canephora (caffè robusta), che rappresenta all'incirca il 90% della produzione totale del paese e viene coltivata in un raggio di 300 kmq dal Lago Vittoria. Si sostiene che tale varietà sia proprio originaria dell'Uganda, quando furono rinvenute alcune piantine spontanee di questa varietà vicino al Lago Vittoria nel 1860. La maggior parte del caffè robusta ugandese è caffè naturale, ottenuto con il metodo asciutto, ma esiste anche una parte di caffè lavato, prodotto con il metodo umido. Chiaramente, la necessità di capitale e organizzazione richieste per il caffè lavato orienta necessariamente verso il caffè ottenibile con il più economico metodo asciutto.

La coffea arabica è stata introdotta dal Malawi all'inizio del ventesimo secolo ed è coltivata principalmente nelle regioni del Monte Elgon e nella regione montagnosa orientale. Anche i caffè arabica si possono trovare lavati (chiamati Bugisu e Wugars) e naturali (Drugars).

La posizione del paese, a cavallo dell'equatore, fa sì che ci siano differenti periodi di raccolta e processamento del caffè.

I coltivatori di caffè

Il fatto che l'Uganda sia un importante produttore di caffè non implica però che la situazione economica dei coltivatori sia florida. Al contrario, il coltivatore di caffè ugandese vive in una condizione permanente di povertà, sia i prezzi competitivi pagati a livello internazionale, sia e soprattutto in quanto la ricchezza che lui produce viene depredata da vari intermediari che sfruttano la sua condizione di ignoranza e di precarietà economica.

Il caffè acquisisce infatti valore mano mano che passa i vari anelli della catena, passando dallo stadio di ciliegia (Kiboko in lingua Luganda) attraverso essiccazione, sgusciatura, selezione ed insaccamento, fino ad essere pronto per l'esportazione. Il coltivatore non riesce generalmente ad andare più in là dello stadio di kiboko e quindi a prendersi una maggior parte del valore prodotto, a causa di molti ostacoli, in seguito evidenziati.

famiglie di agricoltori di caffè

D'altra parte, gli intermediari fanno del loro meglio per impedire al coltivatore di seguire questo percorso. Ad esempio, a causa della opprimente necessità di denaro, il coltivatore accetta finanziamenti da parte degli intermediari, finanziamenti che gli vengono erogati già al momento in cui la pianta di caffè fiorisce, promettendo in cambio di vendere il suo caffè al momento che sarà stato raccolto. Il coltivatore si vende dunque in anticipo il raccolto, ma anche e soprattutto ogni possibilità di prendersi una maggior parte del valore che verrà generato.

Gli intermediari a tal punto approfittano dell'ignoranza e della debolezza dell'agricoltore che, tra i tanti espedienti che applicano e che sarebbe troppo lungo descrivere qui più ampiamente, arrivano addirittura a tale spudoratezza da fare letture erronee delle bilance mentre pesano il caffè ricevuto! Un bell'esempio di doppio risultato: pagano meno denaro e mantengono più efficacemente il coltivatore in una condizione di sottosviluppo e di dipendenza.

Una tale situazione non determina soltanto una triste condizione di impoverimento degli agricoltori, ma anche una netta degradazione della qualità del caffè. Infatti, l'agricoltore, che non ha nessun interesse nel prendersi cura di un prodotto così mal pagato, raccoglie i frutti di caffè senza curarsi del loro stadio di maturazione e non fa nulla per preservarne la qualità dall'attacco di muffe. Come risultato, molti chicchi immaturi o fermentati troveranno la loro strada nel caffè che verrà esportato e ne determineranno la bassa qualità, come ogni torrefattore Europeo sa bene.

Il ruolo di NUCAFE

NUCAFE, la National Union of Coffee Agribusinesses and Farm Enterprises, opera dal 1995 in questa difficile situazione per rappresentare gli interessi degli agricoltori, cercando di emanciparli dalla situazione attuale e migliorare la sua condizione di vita.
NUCAFE opera in tutte le cinque regioni caffeicole dell'Uganda e raggruppa 125 associazioni di coltivatori, con un totale di oltre 100.000 famiglie di agricoltori.

Per migliorare la condizione degli agricoltori, NUCAFE cerca di applicare il proprio criterio detto "Farmer Ownership Model", secondo il quale gli agricoltori devono organizzarsi per assumere quanti più ruoli possibili nella catena di valore del caffè. L'accresciuto numero di ruoli determina una maggiore partecipazione al valore creato dal caffè e dunque una maggior ricchezza.

NUCAFE non si limita però ad intervenire soltanto a livello economico e organizzativo, ma focalizza la propria azione anche a livello sociale. Con il "gender equity program" NUCAFE cerca infatti di migliorare i rapporti tra marito, moglie e figli all'interno della famiglia di agricoltori, facendo sì che la donna possa contare di più nelle decisioni familiari. Vi sono testimonianze di quanto questo abbia portato diversi benefici in termini di miglioramento dell'armonia familiare (vd. ad es. http://goodinside.jp).

NUCAFE ha ottenuto numerosi successi negli scorsi anni, ma ha sempre davanti a sé numerose sfide. E' evidente che NUCAFE si trovi a confliggere con i vari intermediari che da anni speculano sulla situazione ed è comprensibile come questi ultimi tentino continuamente di ostacolare la sua azione, in ogni possibile maniera. I vari ostacoli interni che si frappongono tra il coltivatore e l'esportazione e la rigidità dei rapporti commerciali internazionali, rendono poi ardua per NUCAFE la possibilità di porre il coltivatore in condizione di esportare direttamente.


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